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Analisi acque condominiali: ecco come riconoscere l’acqua non potabile

Come riconoscere l’acqua non potabile evitando il rischio di contaminazione

L’acqua contaminata può essere molto pericolosa per la salute. Intorno a questo argomento si sono concentrate, negli ultimi anni, molte discussioni, animate anche da un crescente interesse per le tematiche legate all’inquinamento e alla salute.

Non solo i Comuni, ma anche i condomini, sono chiamati a rispettare regole molto rigide sull’analisi dell’acqua, operazione che richiede particolare attenzione.

In questo articolo vogliamo illustrarti come riconoscere l’acqua non potabile, quali sono i soggetti che devono provvedere alle analisi e in che modo queste devono essere eseguite.

Come riconoscere l’acqua non potabile? Ecco cosa dice la legge

Un amministratore di condominio è tenuto a sapere come riconoscere l’acqua non potabile, perché ha l’onere di controllare che l’impianto idrico sia adeguato. In virtù di tale ragione, deve provvedere alla manutenzione e a pianificare periodicamente le analisi chimiche e microbiologiche.

Il Comune è responsabile della salubrità idrica solo fino all’allaccio del contatore. Da quel punto in poi, fino ai rubinetti degli appartamenti – passando per tubature e i serbatoi – l’analisi delle acque in condominio spetta all’Amministratore, il quale è chiamato a garantire il rispetto dei parametri previsti dalla legge (D.Lgs 31/2001 e S.M.I.).

Questo provvedimento, aggiornato dal DM 14 giugno 2017, rappresenta il principale riferimento normativo in materia. Inoltre, il 12 gennaio 2021 è entrata in vigore la Direttiva Europea 2020/2184 sull’acqua potabile, che rimodula i parametri chimici e microbiologici e introduce i limiti anche per Piombo e Legionella.

Sicurezza nei grandi complessi condominiali: 4 metodi di analisi delle acque

Per capire come riconoscere l’acqua non potabile dobbiamo conoscere quali sono i metodi di analisi delle acque. Questi test possono essere di 4 tipi:

  • Analisi chimica. Ricerca e misura i minerali inorganici, i metalli pesanti e gli inquinanti chimici. La somma dei minerali inorganici è ciò che viene definito residuo fisso. Più basso è questo valore, migliore sarà l’acqua.
  • Analisi fisica. Misura la conducibilità elettrica, il pH e la temperatura dell’acqua, stabilendone colore e sapore.
  • Analisi microbiologica. Ricerca i microorganismi presenti nell’acqua a causa dell’inquinamento, sia di origine animale che vegetale.
  • Analisi energetica. Viene rilevata l’energia globale dell’acqua, che si esprime in microwatt. I parametri che determinano l’energia dell’acqua sono il pH (acidità), l’rh (elettroni in un liquido) e l’ro (resistività del liquido).

A chi rivolgersi eseguire l’analisi dell’acqua del rubinetto?

In questa guida, abbiamo visto come riconoscere l’acqua non potabile. Abbiamo spiegato i diversi tipi di analisi da effettuare e accennato la parte normativa in merito ai controlli sull’acqua che consumiamo a casa.

Se vuoi eseguire un controllo dell’acqua di casa tua, del complesso condominiale che amministri o della tua azienda, non devi fare altro che compilare il modulo di contatto sul nostro sito per fissare un appuntamento o per richiedere informazioni.

GSD è un punto di riferimento a Genova per l’analisi delle acque. Grazie alla collaborazione con laboratori attrezzati, siamo pronti ad eseguire ogni tipo di test sulle acque dei condomini e delle aziende, per rilevare eventuale presenza di metalli pesanti, pesticidi, sostanze chimiche industriali e batteri patogeni.

Visita il nostro sito per scoprire tutti i servizi che mettiamo a disposizione di imprese e privati.